chiarapedala

il mondo visto da una bicicletta. in continuo movimento armonico, anche come metafora, come filosofia di vita. e canto e pedalo e vivo la città con una colonna sonora ogni giorno diversa. e la città ha ogni giorno una faccia diversa... io pedalo, e comu veni si cunta...

sabato 31 dicembre 2011

2011 the end

Eccoci, tra poco finirà anche questo duemilaundici,Tutti a lamentarsi, tutti con tante buone nuove speranze, propositi e bla bla bla.
Normale.
Io non mi lamento.

Certo anche io ho lasciato in questo duemilaundici litri di lacrime, sudore e bile. Etti di capelli e l'illusione di alcune amicizie.

Lascio nel ricordo del 2011 tutte le rotture di palle, le scocciature, le cose noiose come spolverare, cambiare le lenzuola, e scrostare le pentole bruciacchiate, i risotti troppo salati.

Porto con me invece gli esperimenti culinari di successo, i nuovi sapori conosciuti, le idee, la mia mensola con gli aromi, e la scoperta meravigliosa della pasta di nocciole, quella del panbrioche e il vino rosso.

Il tango, lo porto con me. L'ho imballato per bene, per conservarlo al meglio. Un giorno di questi lo tiro fuori e cerco di togliere quei fastidiosi scricchiolii, e tutto sarà più fluido.

Lascio nella differenziata 2011 tutti quei momenti di scazzo inutili che non portano a niente e non servono a niente. Via!


È stato un anno davvero ricco.

Ricco di persone, di eventi, di emozioni.

Persone che sono scivolate via dalla mia vita, come un anello di plastica troppo largo da un dito, forse, troppo magro. Scivolate via così. Di tanto in tanto ci penso e credo che le cose vadano come devono andare. Che ho deciso di togliermi di dosso certe ipocrisie, e faccio volentieri a meno della stronzaggine della gente, così come della superficialità di chi invece si fa credere profondo e sincero. Ciao!

Proprio un anno ricco di persone che sono entrate nella mia vita.

Persone nuove e persone che c'erano ma ancora non c'erano. È il nuovo che a volte spaventa, ma sono troppo curiosa per privarmi di correre questo rischio!

Ricchissimo di persone che da sempre, da tanto, fanno parte della mia vita, e che ci sono, ci sono sempre state. Ed è bellissimo allungare la mano e sentire che sono ancora qui, accanto a me, ed io accanto a loro. Un dono bellissimo.

Un anno ricco di opportunità, di fiducia in me e negli altri.

Un anno in cui ho abbracciato "il lavoro più bello del mondo"!

Un anno in cui ho realizzato grandi conquiste. In cui mi sono messa in gioco, in cui ho affrontato prove difficili, pesanti, dolorose. Un anno in cui ho avuto grandi, enormi soddisfazioni, umane soprattutto.

Un anno in cui ho capito infinite cose, più o meno importanti.

Un anno di condivisione, di informazione, di faccia a faccia. Un anno di faticoso abbattimento di barriere. Un anno di erosione dei pregiudizi e di innalzamento delle motivazioni. Motivazioni per insistere nel dire qualcosa, per fare qualcosa. Motivazioni per AGIRE.

Un anno ricco di ricette! Perché sono un'inguaribile idealista, perché credo nelle azioni e nel raggiungimento dei risultati anche nelle missioni impossibili!

Un anno positivo.

E a tutte le persone che erano già radicate nella mia vita, a quelle che più o meno casualmente sono rimaste impigliate nelle mie giornate, e a quelle che ne erano parte e che sono tornate, auguro un duemiladodici ricco di tiepido e soffice panbrioche, irrorato da ottimo vino rosso, un nuovo anno che profuma di rosmarino e che ha il sapore del migliori mandorle appena tostate.

Ed ora a lavoro... tutto questa meraviglia dobbiamo far sì che arrivi e dobbiamo lavorare per questo, non aspettare che passi qualcuno a regalarcela.
La conquista ha un sapore più forte e più buono se ci ha portato via sudore e fatica!

Del resto "siamo quello che facciamo".




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