vigilia di una partenza
la valigia è quasi pronta.
mancano le ultime cose.
la solita sensazione di dimenticare qualcosa di importantissimo!
chissà quanto freddo ci sarà.
sono molto contenta di fare questo viaggio fuori stagione, sono curiosa di conoscere una nuova città.
ma sono dispiaciuta, da madre snaturata quale sono, di lasciare la mia peste pelosa qui.
zia stella e zia enzina baderanno a lei, ma mi mancherà.
certo riposerò, dormirò, magari guariranno le ferite che mi ha procurato...
però la mia piccola gatta pazza resterà qui ad aspettare la sua mammina e a devastare la casa. potrei lasciarle accesa la musica tango per tutto il tempo... ma forse peggiorerebbe il suo stato psichico, o forse si appassionerebbe!
ieri sera siamo stati a vedere il concerto di ferruccio spinetti e petra magoni, bello. emozionante. divertente. davvero bravi, e simpatici.
e mi sto convincendo che i candelai mi abbia stregato come posto, perché esattamente una settimana prima mi assalì la febbre del tango, e ieri sera esco da lì con lo spinno di suonare il contrabbasso! ma che mi succede?
forse la mia vita ha bisogno di ritmo e di musica, da ballare o suonare!
intanto il contrabbasso è uno strumento enorme di suo, figuriamoci accanto a me che enormità deve sembrare! ma prima o poi...
questa mattina ho preso la bici e sono certa, certissima di averlo fatto ancora: faccia da ebete e balletto mentre pedalavo! ma pazienza... al massimo roberto alajmo mi infila nel suo prossimo repertorio dei pazzi di palermo.
è quasi tutto pronto, manca poco, davvero poco e domani i miei piedi batteranno il tempo del tango in terra germanica...
pedalo verso la serata, e verso questo viaggio nella terra dei crauti e delle sarciccie (bleah!). per fortuna troverò dell'ottima birra!
hic!
Etichette: bicicletta, birra, gatto, germania, musica, viaggio
2 Commenti:
ti ricordi ieri sera, il pezzo divertentissimo che hanno cantato/raccontanto, a proposito della passione incontrollabile delle donne per la scrittura?..vedi quanto sei femminile?
eh si, mi sa che il buon ferruccio ci abbia azzeccato: il mio è un bisogno quasi incontrollabile di scrivere, dire la mia, di cantare e ballare, di pedalare, di esserci insomma, a mio modo...
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