londra è sempre più vicina
il programma della giornata di oggi mi portava a pensare che sarebbe stata dura riuscire a fare tutto.
mi sveglio presto, colazione, telefonate mattutine di lavoro.
inforco la mia bici nera (fiamma, non ti preoccupare, non prenderà mai il tuo posto nel mio cuore!), cuffiette nelle orecchie e via...
un sole tiepido mentre pedalo, e se mi fermo diventa proprio caldo e sempre quella sensazione nello stomaco, quella vibrazione, quel ritmo... sono certa di aver ballato mentre pedalavo, e di aver fatto delle facce assurde, buffe... ne ho quasi visto il riflesso nei volti delle persone che incrociavo!
sbrigo diverse commissioni, buongiorno dottoressa di qua, mi metta una firma di là.
la mattina scorre tra un pezzo di tango e scartoffie da compilare; è il momento di tornare verso casa, inizio a scatenare pecora nera (visto fiamma, non le ho dato un nome bello come il tuo!), fa freddino, metto il giubbotto, un berretto anche... il sole dov'è? inizio a pedalare verso casa... plik, ciaf... ecco lo sapevo: piove! socchiudo gli occhi e pedalo... e...
che fosse bello ascoltare il tango lo sapevo già...
che fosse bello pedalare sotto la pioggia lo sapevo anche...
ma la delizia che ho provato pedalando sotto la pioggia con il tango nelle orecchie era tutta nuova.
una vera, splendida delizia.
mi sono divertita, mi sono docciata, ho preso freddo, ma è stata un'emozione nuova.
e le viuzze del centro storico riflesse sulle balate bagnate, quasi a suggerire una città che vive sotto di noi, una città riflessa, sotterranea, sotto una lastra di vetro, dove tutto è sottosopra, una città con il tango in filodiffusione: una città affascinante, dove la gente si sposta, e va a lavoro, ballando, sorridendo... ed altra gente nel frattempo suona ovviamente!
in tutto questa visione surreale della città, con tutta la poesia che vogliamo, io mi chiedo come diamine sia possibile che stamattina c'era un sole quasi estivo, e poco dopo freddo e pioggia e poi di nuovo sole, e ora di nuovo cupo.
tutto questo rapido mutare mi fa pensare al clima londinese. in ogni stagione a londra ci sono le 4 stagioni ogni giorno.
e scivolo sul luogo comune, nell'ambito del surriscaldamento del globo terrestre, e sul fatto che non ci sono più le mezze stagioni, signora mia!
ma il ciclista se ne frega, infila nello zainetto l'impermeabile e monta in sella.
tango nelle orecchie e pedala... felice, con la faccia da ebete, e un ritmo dentro lo stomaco... pedalo...
Etichette: bicicletta, clima, lavoro, londra, tango
2 Commenti:
ascolto il cd che mi hai dato, tango e ancora tango..
una città sotterranea, misteriosa e tutta da scoprire..un'idea eccitante..chissà se esiste un accesso segreto..
secondo me il passaggio segreto si trova in qualche specchio ai candelai, è un posto troppo strano, assurdo e magico... e mi succedono delle cose strane lì... o forse pensavo... infilandosi dentro una pozzanghera... e ciaff, ti ritrovi dall'altro lato... e vedi tutto da sotto, in trasparenza, come sotto un tetto di vetro... il passaggio segreto c'è...
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page